I giovani si chiedono quali saranno i lavori del futuro? Che ti tipo di formazione occorre e quali figure sono richieste nel mondo del lavoro? Ecco le risposte.

Le prime risposte alla domanda “Quali saranno i lavori del futuro?” risponde David Trotti, Professore presso l’Università Europea di Roma ed esperto in Selezione e Valutazione delle Risorse Umane.

Come sarà strutturato il mercato del lavoro in futuro?

Per avere una risposta è necessaria anche un po’ di visione sul futuro, cercando di analizzare la posizione di quelli che oggi sono gli studenti, i consumatori del futuro. Una cosa penso di poterla dire con assoluta certezza, sicuramente sarà un mercato del lavoro che si baserà sulle competenze sia tecniche che non.

Questo è il nodo centrale: per aver successo le aziende debbono imparare a gestire la cultura delle competenze. Cultura che costringerà anche a cambiare l’approccio della domanda e offerta di lavoro. Per questo, centrale sarà la rigenerazione del sistema delle politiche attive del lavoro. Le competenze saranno richieste sia perché, come dirò in seguito, i lavori saranno ad alto contenuto di sapere, sia perché anche nei lavori manuali le richieste dei datori di lavoro cercheranno una qualità sempre più elevata”.

Ma vediamo l’orientamento, la formazione e le competenze richieste dalle aziende.

quali sono i lavori piu pagati al mondo

Le figure professionali emergenti del futuro:

  • Sostenibilità;
  • cura della persona ed in particolare delle persone anziane e diversamente abili;
  • tempo libero ed in particolare quello enogastronomico e dell’ospitalità;
  • informatica;

Settori in sviluppo

  • energetici;
  • della mobilità (pensiamo come riferimento alla figura del Mobility manager richiesto oggi alle aziende);
  • architetti per una gestione delle case che siano a minor impatto ambientale;
  • la gestione dell’agricoltura dal punto di vista chimico (evitando pesticidi e veleni che vanno nelle falde);
  • il tema dei rifiuti e del loro riciclaggio;
  • la gestione del territorio e delle infrastrutture;
  • Ingegneri, logisti, chimici.

Figure professionali per la cura della persona

  • assistenti;
  • caregiver;
  • animatori della terza età;
  • stilisti;
  • arredatori che abbiano come focus questa fascia di età;
  • “colf avanzate”, ovvero persone che curano salute, casa e ambiente;

Le aziende lamentano la carenza di figure con competenze in questi settori:

  • Specialisti in scienze informatiche;
  • Specialisti in scienze fisiche e chimiche;
  • Specialisti in SAP;
  • Operai specializzati nelle industrie del legno e della carta;
  • Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche;
  • Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione;
  • Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici;
  • Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature;
  • Specialisti della formazione e insegnanti.

Pertanto appare ovvio che sia i disoccupati che gli inoccupati non hanno le competenze ricercate dalle aziende e, se le avessero, potremmo abbattere significativamente il tasso di disoccupazione, oltre naturalmente ad alzare la competitività delle imprese. Oltre ad una buona istruzione scolastica è importante per i giovani tenersi aggiornati e seguire corsi di formazione per acquisire le competenze più ricercate dalle aziende ed entrare nel mondo del lavoro.