L’obiettivo di chi svolge una ricerca di lavoro consiste nell’ottenere un colloquio col potenziale datore di lavoro (recruiting), o nell’ammissione a un concorso. Si stima che il 50% dei lavoratori hanno trovato lavoro grazie al web.

La ricerca del lavoro consiste nel tentativo di trovare un’occupazione nel mercato del lavoro, che permetta di uscire dallo stato di disoccupazione, ovvero di cambiare la propria precedente occupazione con una diversa o migliore. L’obiettivo immediato di chi svolge una ricerca di lavoro consiste, naturalmente, nell’ottenere un colloquio col potenziale datore di lavoro (recruiting), o nell’ammissione a un concorso laddove se ne abbiano i titoli richiesti.

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Le modifiche legislative introdotte a partire dal 1997 in poi, anno in cui è iniziato la riforma del collocamento pubblico, hanno avuto come obiettivo primario quello di favorire l’incrocio domanda/offerta affinché chi necessitasse di specifiche figure professionali potesse reperirle in maniera specifica e mirata, e viceversa chi volesse offrirsi sul mercato del lavoro potesse presentarsi della maniera migliore alle aziende.

Ricerca del lavoro

Esistono due tipi di ricerca del lavoro, la prima è la ricerca attiva con la quale si ricerca il lavoro tramite auto candidatura e in cui c’è una ricerca più attenta e accurata del lavoro. La seconda è quella passiva con la quale si ricerca il lavoro tramite annunci o inserzioni e di solito da meno risultati rispetto a quella attiva. Questo tipo viene scelto anche dalle imprese in quanto rappresenta una provvista ciclica.

Tecniche

Alcune tecniche più diffuse per la ricerca del lavoro sono il curriculum, il mailing, l’autocandidatura, gli annunci di lavoro su giornali specializzati, le banche dati, il pubblico impiego e la creazione d’impresa. Altri metodi sono il Centro per l’impiego, la Borsa continua nazionale del lavoro, grazie ad alcune agenzie oppure tramite amici, conoscenti o parenti. Negli ultimi anni si è ampiamente sviluppata anche una ricerca via internet, grazie ai social network (es. Linkedin), blog, portali web e motori di ricerca del lavoro, fiere virtuali ed altri metodi. E’ importante presentare attestati di formazione. In questi ultimi tempi è molto ricercata la figura professionale con competenze in Sap che si acquisiscono grazie a corsi di formazione specifici.

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Web reputation

Il termine, “Web reputation”, si riferisce alla “reputazione” che tutti hanno sul web. Quasi tutti gli addetti al personale delle aziende che hanno il ruolo di recruiter vanno a ricercare informazioni sui candidati proprio in Rete sui profili social. Quindi è necessario fare attenzione.

Ecco 5 consigli per una presentazione impeccabile

  • Verificare lo stato personale con la ricerca del proprio nome e cognome su Google. In base ai risultati possiamo avere un’idea di come ci presentiamo.
  • Controllare le impostazioni della privacy. E’ importante filtrare tutto ciò che si pubblica per evitare brutte sorprese e stare tranquilli.
  • È consigliabile utilizzare dei soprannomi per i profili social che non utilizziamo per esigenze professionali, come ad esempio TikTok e Instagram.
  • Seguire i profili social delle aziende e interagire con i post. È utile per farsi notare.

Si stima che il 50% dei giovani hanno trovato lavoro grazie al web.