Una lettera motivazionale è un utile strumento a disposizione dei lavoratori per aumentare le probabilità di essere assunti.

Cercare lavoro è un’esperienza che tutti abbiamo affrontato almeno una volta nella vita. È un momento che si vive con incertezza, soprattutto quando si verificano lunghe selezioni di personale, come nel caso delle aziende. Per poter aumentare le probabilità di essere assunti ci sono varie possibilità e oggi parliamo di una di queste: la lettera motivazionale. Ma in cosa consiste una lettera motivazionale?

Una lettera motivazionale è un documento che si usa quando ci si candida ad un’offerta di lavoro. La lettera viene fatta per dimostrare, ad un potenziale datore di lavoro, il nostro interessamento alla posizione di lavoro attualmente disponibile. Tale strumento permette di poter offrire una maggiore conoscenza di sé ai potenziali datori di lavoro. Spesso il solo curriculum non permette di entrare tanto in profondità e la lettera aiuta la propria candidatura.

Prima di spiegare come impostare e scrivere una lettera motivazionale, c’è un passaggio preliminare molto importante. Questo passaggio consiste nel conoscere a fondo colui o coloro a cui vogliamo mandare la lettera. Facciamo un esempio pratico. Se vogliamo farci assumere da un’azienda, dobbiamo indagare tra siti, profili ufficiali e social sia dell’azienda sia di coloro che si occupano delle assunzioni. Scoprire che tipo di comunicazione prediligono, che tipo di figura professionale assumono più di frequente sono informazioni che possono rivelarsi vitali per poter scrivere una buona lettera.

Come organizzare la lettera di presentazione

Facciamo ora un esempio di come dividere per paragrafi la lettera di motivazione:

Saluti: iniziamo la lettera utilizzando un saluto formale. Essendo documenti di lavoro le lettere devono mantenere sempre un tono formale. Se non si conosce il destinatario della lettera è meglio rivolgersi direttamente alla persona che seleziona i candidati o al responsabile dell’ufficio Risorse Umane

Breve presentazione: dopo i saluti, iniziamo subito a dire chi siamo, quali sono le nostre esperienze precedenti. Possibilmente farlo in un solo paragrafo non troppo lungo. Di fronte a centinaia di lettere che i responsabili delle risorse umane devono leggere, il fatto di far capire subito loro chi abbiano di fronte fa aumentare le possibilità che poi si concentrino sulle informazioni fondamentali come le nostre passate esperienze professionali, competenze, personalità e così via.

 Esperienze professionali: a questo punto elencare le nostre esperienze lavorative e in che modo sono attinenti al lavoro per il quale ci stiamo candidando. Mettere in risalto le esperienze pratiche soprattutto quelle degne di nota e quelle in cui avevamo responsabilità. Se non si posseggono esperienze di lavoro rilevanti, descrivere le proprie capacità, la propria personalità, etica professionale e le attività svolte che potrebbero essere utili ai fini della valutazione.

Capacità ed abilità specifiche: fare un elenco delle nostre capacità di rilievo. Spesso le nostre abilità specifiche di alto valore possono rendere un candidato molto più interessante rispetto all’esperienza maturata in ruoli analoghi a quello della ricerca. Il consiglio è di menzionare ogni nostra singola conoscenza o competenza specifica come ad esempio: competenze linguistiche, competenze tecnologiche o certificazioni speciali.

Perché scegliere noi: fare un elenco di caratteristiche personali che sono apprezzate dai selezionatori, come ad esempio: personalità, capacità di lavorare in gruppo, persone che hanno un’attitudine positiva al lavoro e tengono alto il morale della società. Attitudini sociali, obiettivi e passioni…

Conclusione: concludere in modo garbato ma essenziale. Non allungare i saluti più del necessario. Non usare formule standard e generiche perché la conclusione è l’ultima chance che si ha per stupire l’intervistatore e rimanere impresso nella sua mente, quindi conviene non sprecarla utilizzando espressioni come “In attesa della sua riposta “. Nella conclusione si possono anche aggiungere dettagli che ci siamo dimenticati di inserire prima, ad esempio se siamo disposti a trasferirci per lavoro.

ATTENZIONE! Fatti questi passaggi la lettera non è ancora conclusa. Bisogna rivedere tutto non solo per controllare di non aver omesso niente di rilevante, ma vanno ancora aggiustati alcuni dettagli.

  •  Intestazione: nella parte in alto a sinistra della lettera, procedete con la parte “più semplice”, nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e-mail.
  •  Spaziatura: il contenuto nei paragrafi deve avere interlinea singola. Lasciare una linea vuota prima di ogni paragrafo.
  •  Rientri: mettere il rientro nella prima frase di ogni paragrafo o lasciare allineate con il lato sinistro della pagina. È raccomandato di non usare i rientri se si lascia uno spazio tra i paragrafi.
  •  Conclusioni: lasciare tre righe tra la conclusione e il tuo nome.

Per concludere ci sono ancora 3 passaggi che possono essere utili a migliorare ulteriormente il prodotto finale:

  • Controllare ortografia e grammatica prima di inviare la lettera. Fare attenzione all’uso inappropriato delle parole, errori grammaticali e contenuti non necessari.
  • Stampare una copia. osservare il lavoro in un formato diverso mostra come viene direttamente sulla pagina stampata.
  • Leggere ad alta voce. Udire il testo, oltre che rileggerlo, può aiutare a scovare gli errori. Questo sistema è raccomandato per scoprire le frasi troppo lunghe che non sono state viste nella prima lettura.